Scuole dell'Infanzia

La Scuola dell’Infanzia si colloca come primo segmento del sistema scolastico sotto il profilo pedagogico, metodologico e organizzativo. E’ una scuola che mediante opportune e adeguate scelte metodologiche, consente ai bambini un primo funzionale approccio con i sistemi simbolico-culturali che caratterizzano l’ambiente di vita e le stesse esperienze infantili. Al centro del progetto educativo della scuola dell’infanzia vi sono quindi gli alfabeti del vivere, del pensare, del comunicare, del riflettere insieme, dell’esprimersi e del rappresentare, tramite i diversi linguaggi della cultura. L’intervento educativo della Scuola dell’Infanzia ha per fine lo sviluppo cognitivo e culturale, che non avviene per trasmissione di contenuti, ma per riflessione sulle esperienze concrete del bambino. La Scuola dell’Infanzia è efficace nella misura in cui è in grado di offrire ai bambini che la abitano un contesto educativo di qualità: questo è il principio di fondo che disegna ogni scelta e ogni azione della scuola stessa.

Gli obiettivi che la nostra scuola si pone sono dunque i seguenti:

Promuovere lo sviluppo dell’identità

  • imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato;
  • imparare a conoscersi;

Sviluppare l’autonomia

  • acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo;
  • partecipare alle attività nei diversi contesti;
  • avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
  • realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
  • esprimere sentimenti ed emozioni;
  • imparare a motivare le proprie scelte e i comportamenti;
  • assumere via via atteggiamenti sempre più responsabili.

 Sviluppare le competenze

  • imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto;
  • saper descrivere la propria esperienza;
  • sviluppare l’attitudine a far domande, riflettere, negoziare i significati.

Sviluppare il senso della cittadinanza

  • scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso il dialogo e regole condivise;
  • avviare e consolidare il percorso di riconoscimento dei diritti e dei doveri;
  • imparare ad essere rispettosi dell’ambiente.

Progettazione formativa generale

La scuola dell’Infanzia è permanentemente inserita nel sistema di istruzione, è di durata triennale, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine di età ordinariamente compresa tra i tre e i sei anni, promuove la potenzialità di autonomia, creatività, apprendimento.

I traguardi di sviluppo indicati (identità, autonomia e competenza) vanno ripensati come un percorso nel quale, apprendo situazioni significative di esperienza, a ciascun bambino venga data la possibilità di esprimere la propria soggettività e progressivamente di governarla, di interagire e comunicare con gli altri in maniera produttiva e anche di sviluppo della competenza (abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive) che lo impegneranno nelle prime forme di “riorganizzazione dell’esperienza, di esplorazione e ricostruzione della realtà”.

Per migliorare la qualità dello star bene a scuola, in famiglia, nel territorio si cerca una collaborazione attiva e costruttiva tra tutte le realtà quotidiane che seguono la crescita del bambino.

L’avvio dell’anno scolastico, in particolare, è caratterizzato dall’esperienza di conoscersi, di costruire e ricostruire i rapporti e le amicizie; è quindi, dedicato in modo specifico all’inserimento e alla comprensione delle nuove dinamiche relazionali nella propria sezione.

L’inserimento dei bambini nuovi iscritti avviene all’inizio dell’anno scolastico in modo graduale e scaglionato secondo modalità programmate.

La scuola materna deve consentire ai bambini e alle bambine che la frequentano di raggiungere traguardi personali significativi di sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze.

Le attività proposte indirizzate a tali finalità, trovano stimolo e avvio da un’ esperienza concreta, quali:

  • i momenti di riflessione sull’esperienza vissuta;
  • la costruzione di nuove ipotesi;
  • la costruzione e la riorganizzazione del ricordo;
  • la comunicazione al gruppo;
  • la verifica – verbale, pittorica, manipolativa, grafica dell’esperienza (percorso di sintesi).

Le attività di gioco e didattiche trovano organizzazione anche nell’area prativa esterna organizzata attinente la scuola dell’Infanzia, compatibilmente con la stagione ed ovviamente con la natura delle attività stesse.

I bambini hanno il diritto a vivere ogni giorno esperienze significative per imparare assieme divertendosi e sperimentando: dalla manualità al primo approccio alle nuove tecnologie; dalla parola, il racconto e l'ascolto alle prime esperienze con le lingue straniere; dalla conoscenza di sé alla dimensione di comunità e condivisione per stare bene con gli altri.

L’organizzazione delle attività e dei momenti della giornata educativa è serena e rispettosa delle modalità e dei ritmi dei bambini, per metterli in condizione di potersi esprimere con naturalezza, ma anche per garantire la qualità delle relazioni, con particolare riferimento all’accoglienza, alla relazione di cura, alla vicinanza fisica e al contatto, allo scambio e condivisione di esperienze, al bisogno di esplorare e di muoversi.

Le attività educative sono strutturate e libere, differenziate, progressive e mediate, per consentire la manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno (negli spazi all'aperto attrezzati, nel piccolo orto a scuola, nel territorio). Il pasto e la merenda sono consumati direttamente in ciascuna sezione, in un momento importante di vita in comunità e routine educativa.

La scuola dell'infanzia è parte integrante di un percorso educativo unitario che accompagna gli alunni per tutto il primo ciclo, e si articola nei campi di esperienza: il sé e l'altro; il corpo in movimento; i linguaggi, la creatività, l'espressione; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo. Ciascun campo mette al centro dell’apprendimento l’operare del bambino, la sua corporeità, le sue azioni e i suoi linguaggi, per creare - grazie all'azione dell'insegnante - contesti culturali, pratici e di relazione attraverso cui il bambino può dare significato alle sue attività, promuovendone le competenze cognitive, emotive, sociali, l'autonomia e la maturazione dell'identità.

Le attività proposte coinvolgono ciascun bambino in modo attivo, costante e globale, attraverso:

  • la valorizzazione del gioco, che costituisce una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione;
  • l'esplorazione e la ricerca di esperienze che stimolano la curiosità del bambino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, etc;
  • la vita di relazione che favorisce gli scambi e rende possibile l'interazione, la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico in un clima sociale positivo e caratterizzato dalla qualità delle relazioni;
  • una mediazione didattica che si avvale di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e l'apprendimento del bambino;
  • l'osservazione e la progettazione per valutare le esigenze del bambino e proporre una progettazione mirata e conforme ai suoi modi di essere, i suoi ritmi di sviluppo e di apprendimento;
  • la verifica e la documentazione per valutare la validità e l'adeguatezza del processo educativo, permettendo di rievocare, riesaminare, analizzare, ricostruire e socializzare le esperienze.

La dimensione fondamentale è quella della comunità: vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni e rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise. Implica il primo esercizio di un dialogo fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti. Significa porre le fondamenta di un comportamento rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.

La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia.

Tra i progetti si segnalano:

  • La conversazione in inglese (per gli alunni di cinque anni), che stimola gli alunni all’apprendimento e all’utilizzo dell’inglese come lingua quotidiana, di conversazione e di gioco.
  • l'orto didattico per coltivare le relazioni imparando a conoscere i ritmi della natura e della vegetazione a diretto contatto con la terra, all’interno di un laboratorio “scientifico” naturale e unico.
  • Lo sport e movimento a scuola.
  • Il coding per un primo accostamento alla cittadinanza e all'educazione digitale, attraverso il gioco, l'educazione alle emozioni e alla relazione, lo storytelling e il racconto, la possibilità di inventare, creare e costruire.
  • I progetti educativi: insieme è bello, il progetto lettura e i racconti interculturali, l'accoglienza, l'educazione alla salute, alla cittadinanza e alla sicurezza.
  • Arte, musica e spettacolo: le recite e spettacoli, canti e balli, progetti di avvio alla musica e alla corporeità.
  • Territorio e ambiente: le uscite sul territorio e i progetti di scoperta e conoscenza dell’ambiente che ci circonda.
  • Continuità e orientamento: le attività per favorire la continuità per il passaggio alla primaria, per affrontare con serenità i diversi passaggi del percorso scolastico.

 

 

 

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Arcobaleno

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L'Aquilone

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Allegati

Criteri iscrizioni a.s. 2021-22.pdf